Produktbeschreibung
Im Lauf der Jahrhunderte hat sich im Cilento eine Feigenart herausgebildet, die ihren Ursprung in einer im gesamten Süden Italiens verbreiteten Art, namens „Dottato“ hat. Diese Feige, die helle Feige aus dem Cilento hat sich daraufhin im gesamten heutigen Anbaugebiet verbreitet. Sie wird getrocknet und wird wegen ihrer besonderen Eigenschaften auch im Ausland wertgeschätzt. Die Schale ist einheitlich hellgelb; hellbraun, wenn sie gegart worden ist. Das Fruchtfleisch ist teigig und bernsteinfarben. Die Achänen sind vorwiegend leer während der Blütenboden beinahe gefüllt ist. Der Feuchtigkeitsgehalt darf höchstens 27% ausmachen. Die getrockneten Feigen werden auch mit Mandeln, Walnüssen, Haselnüssen, Fenchelsamen und Schalen verschiedener Zitrusfrüchte gefüllt (Zutaten, die im selben Gebiet angebaut werden) oder mit Schokolade überzogen, um das Angebot zu erweitern. Die Feige besitzt bekanntlich therapeutische Wirkung und spielt noch heute in der Ernährungswissenschaft und in der Kräuterkunde eine wichtige Rolle. Früher wurden Feigenaufgüsse gegen Erkältungen zubereitet.
Einige geschichtliche DatenDiese, aus dem Süden Arabiens stammende Pflanze ist wahrscheinlich noch vor dem 6. Jahrhundert vor Christus im Cilento eingeführt worden. Es sind wahrscheinlich griechische Siedler gewesen, die hier verschiedene Städte gegründet haben. Schon römische Autoren haben die Produkte aus dem Cilento besungen, unter anderem auch die getrockneten Feigen. In vielen Geschichtsquellen wird die getrocknete Feige mit dem Cilento in Zusammenhang gebracht, wo die Pflanze und ihre Früchte eine überaus wichtige Rolle spielt, was auch in Geschichten, Märchen und Sprichwörtern zum Ausdruck kommt. Die Feige hat sich langsam vom „Brot der Armen“, wie sie früher genannt worden ist, zu einem wertvollen Leckerbissen gemausert, der vor allem zur Weihnachtszeit beliebt ist. Der Anbau ist sehr einfach und die Pflanze ist sehr unempfindlich Krankheiten gegenüber, weshalb die Bauern diese Pflanze besonders gern und überall auf dem Gut anbauen, ob in Monokultur oder Mischkulturen.
AnbaugebietDas Anbaugebiet im Cilento reicht von den Hügeln im Küstengebiet von Agropoli bis nach Bussento, im Süden der Region Kampanien. Insgesamt umfasst das Anbaugebiet der Feige aus dem Cilento mit D.O.P.- Qualitätszertifikat (Qualitätsbezeichnung für Produkte aus geschützten Anbaugebieten) 68 Gemeinden in der Provinz Salerno (einige nur teilweise). Der Feigenanbau stellt im Cilento eine wichtige Einnahmequelle dar. Heute wird in der Region Kampanien 30% der nationalen Feigenproduktion angebaut und deshalb ist sie die Region mit der höchsten Feigenproduktion Italiens.
Descrizione del prodotto
Nel corso dei secoli, nel Cilento, si è andato selezionando un ecotipo, derivato dalla cultivar madre "Dottato", presente in tutto il Mezzogiorno, che è andato poi diffondendosi in tutta l'area di produzione: il "Bianco del Cilento". Da tale ecotipo si ottiene un prodotto essiccato con caratteristiche uniche e di pregio, apprezzate anche all'estero.Esso si presenta con buccia di colore giallo chiaro uniforme (marroncino chiaro per i frutti che abbiano subito un processo di cottura), polpa di consistenza tipicamente pastosa, di colore giallo ambrato, con acheni prevalentemente vuoti e ricettacolo quasi interamente riempito. L'umidità massima consentita è del 27%. I fichi essiccati sono posti in commercio anche farciti con mandorle, noci, nocciole, semi di finocchietto, bucce di agrumi (ingredienti provenienti dallo stesso territorio di produzione) o ricoperti di cioccolato, con l'obiettivo di ampliare la gamma dell'offerta. Per le sue note qualità terapeutiche viene ancora oggi utilizzato in dietologia e in erboristeria. In passato veniva adoperato in tisane contro i raffreddori.
Cenni storici
L'introduzione nel Cilento di questa pianta, originaria dell'Arabia meridionale, sembra essere precedente al VI secolo a. C. Essa è da attribuire ai coloni greci che in queste aree avevano fondato diverse città. Autori dell'epoca romana e altri a seguire hanno decantato le caratteristiche dei prodotti agricoli del Cilento tra i quali i fichi essiccati. In molti documenti appare evidente come il fico essiccato sia identificativo dell'area del Cilento, cosa che traspare anche dalla constatazione del ruolo principe svolto dalla pianta e dai frutti del fico, nelle espressioni idiomatiche, nelle storie, nelle fiabe ed in tutto ciò che è espressione dell'immaginario umano. Questo frutto si è poi trasformato gradualmente da "pane dei poveri", come un tempo veniva definito, ad alimento pregiato da consumare soprattutto nel periodo natalizio.La semplicità di coltivazione e la resistenza della pianta ad avversità fitopatologiche hanno permesso alla coltura di guadagnare le prime posizioni nell'indice di gradimento del coltivatore che ha così collocato questa pianta su tutta la propria azienda, in coltura specializzata o consociata.
Area di produzioneL'area di elezione è il Cilento, dalle colline litoranee di Agropoli fino al Bussento ai limiti meridionali della Campania. Sono 68 in totale i comuni della provincia di Salerno che fanno parte dell'area di produzione della D.O.P., tra quelli interamente o solo parzialmente interessati. La fichicoltura nel Cilento rappresenta una risorsa economica e occupazionale non disprezzabile. Attualmente, con oltre il 30% della produzione nazionale, la Campania è la regione italiana che vanta la maggiore produzione di fichi.